Duro colpo ad Hamas: uccisa Jamila al Shanti, la prima donna al vertice dell’organizzazione e vedova del cofondatore Abdel Aziz al Rantisi.
Brutto colpo per Hamas: è stata uccisa Jamila al Shanti, la prima donna al vertice dell’organizzazione nonché vedova del cofondatore, Abdel Aziz al Rantisi, già deceduto nel 2004. Si trattava dell’unica figura femminile nel consiglio esecutivo. A riferire della sua morte sono stati i media israeliani.
Jamila al Shanti, uccisa la prima donna al vertice di Hamas
La vedova Rantisi era nata nel campo profughi di Jabalia e aveva, di fatto, dato vita alla componente femminile di Hamas lanciando numerose iniziative e diventando una figura di riferimento. Secondo i media israeliani tra cui il Times of Israel e il Jerusalem Post, Jamila al Shanti sarebbe morta nella giornata di ieri, giovedì 19 ottobre anche se non sono stati forniti dettagli sul luogo in cui sarebbe avvenuto il raid decisivo.
Come detto, la stampa israeliana ha sottolineato l’importanza che la al Shanti, 68 anni, aveva per Hamas avendone praticamente fondato il movimento femminile.
Vista la sua importanza, la donna era stata inserita da Gerusalemme in una lista di bersagli dove non c’è molta differenza tra ala militare e quella politica. Lo Shin Bet, insieme all’intelligence militare, ne ha cercato le tracce, quindi ha passato le coordinate per l’attacco decisivo per la sua morte.
La strategia della decapitazione
Come sottolineato dal Corriere della Sera, l’uccisione di Jamila al Shanti, rientra in quella che viene definita la strategia della decapitazione. Si tratta di un modo di agire per eliminare le “teste al comando” delle varie organizzazioni.
In precedenza, il 15 ottobre, l’esercito israeliano aveva fatto sapere di aver ucciso Ali Qadi, comandante di compagnia dell’unità d’élite di Hamas “Nukhba” che ha condotto “l’attacco terroristico alle comunità israeliana a ridosso della Striscia lo scorso sabato”.